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 Parrocchia salesiana

San Domenico Savio

 Gela

​

REGOLAMENTO DEL CORO PARROCCHIALE

KERIGMA

 

Art. 1:  Costituzione e sede

   È costituito fin dal 2009 nella parrocchia San Domenico Savio in Gela un coro parrocchiale denominato “KERIGMA” con sede in Gela, Piazza S. Giovanni Bosco n°1.

 

Art. 2:  Scopi e finalità

 Il coro parrocchiale è costituito per iniziare, educare, guidare un'assemblea che celebra in canto e per raggiungere quelle note di solennità e di bellezza che aiutano il fedele a vivere il clima della  preghiera e della festa.

“Il coro  è nella liturgia, l'attore specializzato nel canto di gruppo; esso corrisponde al gruppo base animatore del canto rituale” per tale motivo Il coro parrocchiale deve avere chiara cognizione del suo ruolo, ossia:

  • Introdurre, sostenere, alternare e animare il canto di tutta l'assemblea;

  • Arricchire alcuni canti con forme polifoniche;

  • Sovrapporsi a più voci mentre l'assemblea canta all'unisono;

  • Sostituire, in rarissimi casi, l'assemblea quando essa non sia in grado di rendere bene un determinato rito.

Inoltre deve prendere coscienza della sua importanza liturgica come:

  • Stimolo e aiuto ritmico-melodico per tutta l'assemblea, affinché la Parola che si fa canto possa risuonare nella sua esattezza e nella sua bellezza, esprimendo nel miglior modo la verità che essa contiene

  • Mezzo indispensabile per realizzare una forma di differenza-contrasto (pochi-tutti) che esprima l'immagine vera della Chiesa che è articolata, non statica né uniforme

  • Opportunità determinante per creare varietà, qualità, vivacità di forme musicali-rituali in conformità con l'articolazione rituale di tutta la celebrazione.

Inoltre l’attività del coro deve essere esemplare per tutti i fedeli e per eventuali altri gruppi che in parrocchia collaborassero all’animazione liturgica.

Altre finalità sono ammissibili purché non compromettano lo scopo primario che è quello dell’animazione del canto nelle celebrazioni della parrocchia San Domenico Savio in Gela secondo un calendario stabilito dal Parroco.

 

Art. 3:  I soci – membri del coro

      Per essere membri del coro occorrono anzitutto le qualità umane del rispetto reciproco e della fedeltà agli impegni. Necessari sono soprattutto la testimonianza di vita cristiana e la passione per la musica e il canto; “a Dio bisogna dare, tra le cose buone, le migliori”, affermava Papa Paolo VI. I cantori riconoscano nelle celebrazioni la fonte che alimenta la loro vita cristiana con la Parola, l’Eucaristia, il canto e la preghiera. Vi parteciperanno, perciò, con la dovuta attenzione e raccoglimento, associandosi alla preghiera di tutti i fedeli. Per essere ammessioccorre presentare richiesta al parroco tramite apposito modulo. Possono farvi parte persone che abbiano compiuto i 16 anni. Per i minorenni che non hanno ancora compito i 16 anni occorre, all’atto dell’iscrizione, la firma dei genitori. Per questi ultimi si consiglia vivamente la loro presenza in altre attività parallele al coro parrocchiale, presenti nella nostra realtà salesiana, alfine di sperimentare al meglio lo spirito di servizio nonché per approfondire il carisma di don Bosco.

 

Art. 4

    Dopo un colloquio col Parroco e col Maestro del Coro, i nuovi iscritti vengono accolti per un periodo di prova che può durare non più di un anno. In tale periodo il parroco e il direttore valutano l’idoneità e l’effettiva volontà dell’iscritto/a di far parte del coro.

 

Art. 5

    Il rinnovo dell’adesione al coro, con il versamento della quota associativa, avviene ogni anno nel mese di OTTOBRE. In una celebrazione della Santa Messa domenicale viene rinnovato l’impegno a servire la comunità nell’animazione liturgica.

​

Cariche sociali

Art. 6:  La direzione: Consiglio direttivo

  Il coro è presieduto dal parroco pro tempore della parrocchia San Domenico Savio in Gela e guidato dal direttore, che è nominato dal parroco stesso. Per la vita interna del coro, parroco e direttore sono inoltre coadiuvati dalla Direzione, costituita da quattro membri del coro (che avranno le cariche di segretario, vice-presidente, tesoriere e consigliere) – eletti ogni tre anni dai cantori maggiorenni – e dall’organista/pianista, nominato questo ultimo, come il direttore, dal parroco.

Compito della Direzione è di sovrintendere alla vita del coro, interpretandone i bisogni ed eventuali disagi e proponendo quelle iniziative comunitarie che favoriscono la concordia.

In particolare è compito della Direzione:

  • predisporre i momenti di vita conviviale in occasione di ricorrenze particolari;

  • tenere ordinato l’archivio delle partiture musicali;

  • fornire ai nuovi iscritti al coro le partiture in repertorio.

  • aggiornare l’elenco dei cantori con gli indirizzi ed i numeri telefonici;

  • diramare la convocazione per appuntamenti particolari.

  • Eleggere l’animatore liturgico dell’assemblea tra i propri componenti. Questo ultimo farà parte del Consiglio Direttivo.

Il Consiglio Direttivo si riunisce l’ultima settimana di SETTEMBRE per  pianificare l’anno liturgico entrante e per organizzare incontri formativi e ogniqualvolta si renda necessario su convocazione del Presidente, del Direttore e dell’organista/pianista.

 

Art. 7:  Compiti del direttore artistico

    Il Direttore Artistico, o Direttore del Coro, nominato dal parroco (art.6) presiede alle scelte in campo artistico didattico, e rilascia parere vincolante in ordine all'ingresso dei nuovi Coristi (sentito il parere del parroco e dell’organista/pianista). Il direttore del coro assume di diritto nella corale la qualifica di membro del coro.

Al Direttore competono in via esclusiva:

  • L'aspetto strettamente tecnico-musicale dell'attività del Coro;

  • La scelta dei brani di repertorio;

  • La scelta dei solisti in collaborazione col pianista/organista;

  • La durata e la cadenza delle prove settimanali;

            Durante lo svolgimento del suo mandato, il Direttore, si farà collaborare dall’Organista/Pianista.

 

Art. 8:  L’organista/pianista

  L’Organista/Pianista collabora con il Direttore e lo sostituisce qualora se ne creasse la necessità, inoltre sceglie insieme al direttore del coro i solisti. Viene nominato dal parroco (art.6). L’Organista/Pianista assume di diritto nell’Associazione la qualifica di membro del coro.

 

Art. 9:  Il musicista Generico

 Il Musicista Generico (percussionista, sassofonista, chitarrista, ecc.), collabora con tutte le cariche sociali succitate. Possono essere anche più di uno, a giudizio del Direttore e del pianista organista. Il Musicista Generico assume di diritto nell’Associazione la qualifica di membro del coro.

 

Art. 10:  I solisti

  Scelti dal direttore del coro in collaborazione col pianista/organista (art.7 e art.8) sono coloro che non cantano con atteggiamento esibizionistico, ma sono dei buoni porgitori della parola di Dio attraverso il canto. Dovranno essere principalmente dei buoni salmisti. Cureranno, quindi, più la capacità cantillatoria che melodica, affinché sappiano dare più spazio alla Parola che alla musica. Dovranno prendere esatta coscienza di essere dei chiari trasmettitori di un testo, piuttosto che delle belle voci. Dovranno conoscere alcune tecniche, perché è chiaro che nessuno può improvvisarsi solista. Perciò sarà bene che frequentino qualche corso specializzato e sappiano esercitarsi personalmente. Le loro funzioni saranno: cantare da solo alternarsi con il coro e con l'assemblea, animare e aiutare, se necessario, l'assemblea.

 

Art. 11:  l’animatore liturgico dell’assemblea

      Scelto tra i componenti della corale dal consiglio direttivo (art. 6) ha il compito di guidare l’assemblea nel canto attraverso tecniche musicali di animazione di massa (gestualità, lettura musicale, spiegazione del canto, colpo d’occhio….) e precisamente:

  • Deve compiere una scelta dei canti che faciliti l'intervento dell'assemblea: non tutti i canti sono adatti, né sono stati composti per l'intervento dell'assemblea; mentre alcuni sono stati creati e sperimentati proprio per un intervento facile, spontaneo e immediato dell'assemblea.

  • Perché questo animatore compia un servizio efficace dovrà escogitare sempre qualcosa di nuovo e interessante per coinvolgere l'assemblea. E' quindi necessario che la guida dell'assemblea lavori sempre in stretto accordo col direttore e la corale.

  • Dovrà vagliare opportunamente le modalità per l'insegnamento dei canti all'assemblea.

  • Durante le celebrazioni il suo intervento deve essere deciso ma non invadente né autoritario. La frequenza degli interventi attraverso le parole e i gesti dipenderà dalle esigenze dell'assemblea e non da smania di protagonismo che spesso può caratterizzare azione di una guida più attenta a sé stessa che all'assemblea. Ciò che è importante non è muovere le braccia, cantare al microfono o dire parole frequentemente inutili, ma coinvolgere l'assemblea e aiutarla ad intervenire nei momenti propri. .

 

Art. 12:  Attività

   I membri del coro animano le celebrazioni Liturgiche comunitarie stabilite dal parroco mediante calendario mostrando il massimo impegno nell’animazione. Inoltre danno disponibilità al parroco per l’animazione delle messe domenicali e festive nei vari cori parrocchiali di servizio.

 

Art. 13:  Plenum del coro

      In un giorno del mese di OTTOBRE, il coro si incontrerà in un Plenum, per pianificare l’anno liturgico entrante e per informazioni varie inerenti gli incontri formativi. Tutti i componenti del coro che abbiano compiuto i 16 anni di età dovranno partecipare obbligatoriamente. Inoltre prima di ogni momento forte della liturgia (Avvento, Natale, Don Bosco, Quaresima, Pasqua, San Domenico Savio, Maria Ausiliatrice….) la corale si riunirà per prepararsi al meglio spiritualmente nonché per preparare le liturgie del periodo di interesse. In questi incontri si stilerà il calendario delle prove, che verrà affisso in Parrocchia e in sala musica.

 

Art. 14:  Prove

   Le prove dovranno avere cadenza settimanale con un minimo di 3 ore settimanali. Inoltre i singoli componenti saranno informati, nell’immediatezza di una prova o di un’incontro organizzativo, tramite e-mail o eventualmente tramite s.m.s.. Comunque, come già detto all’art. 13, ogni elemento del coro troverà affisso in parrocchia, o fuori dalla sala musica, il calendario delle prove e degli incontri.

Il coro, come succitato, proverà presso la sala musica della casa Salesiana di Gela. Per tale motivo si impegna a mantenerla funzionante, pulita e in ordine.

 

Vita Associativa

Art. 15

   La presenza è indispensabile sia nelle prove che nelle celebrazioni che negli incontri plenari, ed ancor più la puntualità, che è segno di rispetto verso tutti. Sarà cura del segretario prendere nota delle presenze e delle assenze su apposito registro. I membri del coro non avanzino pretese né capricci: chi ha esigenze reali e necessità è tenuto a farlo presente al parroco e/o al direttore.

I membri del coro che per diverse volte non partecipano alle prove non hanno alcun diritto di presentarsi a cantare nelle Celebrazioni liturgiche senza il permesso del direttore. Dopo 3 assenze consecutive non giustificate il socio decade dalla sua adesione al coro parrocchiale.

 

Art. 16

     Ai membri del coro si richiede uno stile di vita improntato sulla testimonianza di fede e quindi sul rispetto reciproco, sullo spirito di servizio e sulla docilità agli orientamenti dati dal direttore e parroco. Si evitino le continue polemiche, le critiche e i pettegolezzi che paralizzano l’attività del coro e lo distolgono dalle finalità proprie.

 

Art. 17

     I membri del coro, in quanto fedeli cristiani, partecipano attentamente alla celebrazione Liturgica, soprattutto quando si trovano presso la corale. Evitino tutto ciò che possa distogliere l’attenzione dai divini misteri. Non è consentito assentarsi durante la celebrazione liturgica, entrare ed uscire dalla corale, se non per reali ed effettive necessità.

 

Art. 18

   Il coro è tenuto al rispetto di tutte le norme liturgiche riguardanti la musica sacra. Garante delle finalità del coro è il parroco che deve essere a conoscenza del repertorio dei nuovi canti.

 

Art. 19

   Un membro del consiglio direttivo, escluso il presidente, o un componente del coro, delegato dal consiglio direttivo, parteciperà attivamente al laboratorio liturgico parrocchiale.

 

Gela, 22/10/2017                                                     

                                                                                     Il parroco

                                                                                                                            Don Paolo Terrana

 

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